Se nomi come Blaise Pascal, George Boole, Alan M. Turing, Adriano Olivetti, Bill Gates, Bill Atkinson, Tim Berners-Lee, Steve Jobs, sono conosciuti anche dai non addetti ai lavori, meno conosciuti sono i nomi delle loro colleghe donne che hanno contribuito alla storia dell’informatica e del web.

Nonostante questo, sono molte le donne esperte di informatica, matematica e tecnologia che si sono distinte per le loro capacità e invenzioni, spesso anche anticipando i tempi.

Dalla prima programmatrice alla precorritrice del wireless, dalle giovani matematiche e sviluppatrici che hanno portato l’uomo sulla luna alla studiosa che già nel 1972 aveva teorizzato il funzionamento dei motori di ricerca, fino alle attuali esperte di robotica e automazione, infatti, le donne innovatrici ci sono e ci sono sempre state. Ripercorrendo il corso della storia dall'Ottocento ad oggi l’elenco è molto lungo, perciò ne abbiamo selezionate 10, tra cui due italiane.

1. Ada Lovelace, la prima programmatrice


Figlia del poeta George Gordon Byron edi Anne Isabella Milbanke, Ada Lovelace (1815-1852), dimostra fin da giovanissima una grande passione per le scienze, la logica e la matematica. Pochi sanno che fu proprio lei a programmare la prima macchina per il calcolo automatico, inventata dal matematico inglese Charles Babbage. Nel 1843, a 28 anni, Ada inventò infatti il primo programma della storia informatica ed è oggi considerata la prima programmatrice di computer al mondo. Il linguaggio di programmazione ADA, sviluppato nel 1979, porta il suo nome in suo onore.

2. Hedy Lamarr, l’attrice e scienziata che inventò il wireless


L’attrice viennese Hedy Lamarr (1914-2000), famosa negli anni ’30 per la sua avvenenza, era anche un’importante scienziata. A lei si deve infatti l’invenzione di un sistema di modulazione per codifica d’informazioni da trasmettere su frequenze radio, che è alla base non soltanto della crittografia, ma anche della telefonia mobile e dei sistemi informatici wireless. 

3. Grace Hopper, l’ideatrice del linguaggio Cobol e del debugging


Arruolatasi volontaria in Marina nel 1943, Grace Murray Hopper (1906-1992) fu la prima programmatrice del computer Mark I, tra i primi calcolatori elettromeccanici della storia.

Ha sviluppato infatti il programma che consentì alla Marina statunitense di decifrare parte dei codici di criptazione utilizzati dai nemici nelle loro comunicazioni. Ha inoltre coniato il termine debugging per indicare la procedura di individuazione e correzione dei malfunzionamenti come se fossero degli insetti (bug) incastrati nella macchina. 

Infine Grace Hopper è famosa per aver inventato il linguaggio di programmazione Cobol, sviluppato nel 1959 e in uso ancora oggi.

4. Karen Spärck Jones, la madre dei motori di ricerca


Ricercatrice e poi docente di informatica all’Università di Cambridge, nel 1972 Karen Spärck Jones (1935-2007) condusse uno studio su una funzione alla base del meccanismo degli attuali motori di ricerca. Si trattava di una teoria statistica  che introduce il concetto di "inverse document frequency", utile per ricavare automaticamente un testo da un indice di documenti. Nel 1994 è stata usata da Mike Burrows per dare origine al motore di ricerca Alta Vista.  

5. e 6.  Katherine Johnson e Margareth Hamilton, le donne che hanno portato l’uomo sulla luna

Katherine Johnson e Margareth Hamilton sono due delle donne del team che ha contribuito al successo della missione Apollo 11, che ha portato il primo uomo sulla luna nel 1969.

La matematica Katherine Johnson (1918-2020), che si era già occupata del calcolo della traiettoria del volo spaziale Alan Shepard, il primo lanciato nello spazio dagli statunitensi nel 1959, ha infatti calcolato la traiettoria di volo dell’Apollo 11.

L’informatica Margaret Hamilton (1936), invece, nel 1969 era la giovane direttrice del Software Engineering Division del MIT Instrumentation Laboratory, che sviluppò il software di bordo per il programma spaziale Apollo. Per questo motivo ha ricevuto nel 2016 la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza per un civile statunitense. 

7. Radia perlman, inventrice del protocollo web STP


Radia Perlman è tra i più grandi esperti a livello mondiale di ingegneria delle reti ed è famosa per l’invenzione del protocollo di comunicazione STP (Spanning Tree Protocol), usato per realizzare reti complesse e alla base del funzionamento del web.

8. Sophie Wilson, la creatrice dei microprocessori per smartphone


Sophie Wilson, classe 1957, ha progettato uno dei primi computer, l'Acorn System 1, e il suo linguaggio di programmazione, il BBC BASIC. È famosa per aver progettato il microprocessore Arm, oggi utilizzato per migliaia di diversi prodotti, dagli smartphone ai tablet, dalle televisioni digitali ai videogames. 

9. Arianna Menciassi, l’esperta di robotica biomedica


Arianna Menciassi (1971) è una ricercatrice toscana di spessore internazionale, tra i maggiori esperti di robotica biomedica e chirurgica, tecnologie dei microsistemi e applicazione delle micro e nano-tecnologie alla diagnostica e alla terapia. Nel 2001 ha vinto il Best Manipulation Paper Award alla Conferenza Internazionale di Robotica e Automazione (Seoul, Corea del Sud).

10. Valeria Cagnina, il giovane talento che insegna robotica e coding ai bambini


Nata a San Michele, una frazione di Alessandria, nel 2001, Valeria Cagnina è un giovane talento della robotica: già a 14 anni tiene speech sull’argomento al CNR di Pisa, al Senato della Repubblica e a 15 anni trascorre un’estate intera al MIT di Boston, al dipartimento di robotica, all’interno della classe Duckietown.

A 16 anni ha fondato una scuola di robotica e di coding con corsi pomeridiani e nel weekend per bambini con metodi di apprendimento innovativi.

Nel 2018 è stata la più giovane premiata dall’Inspiring Fifty, il riconoscimento alle 50 donne più influenti in Italia in ambito tech.

Donne e tecnologia: un binomio vincente

Questi sono solo alcuni esempi delle tante donne che hanno portato importanti innovazioni nel mondo dell’informatica, della tecnologia e del web. 

Nonostante persista ancora il pregiudizio che la tecnologia e l’informatica siano materie per uomini e il cosiddetto “gender-gap” sia ancora piuttosto sentito in questo ambito, infatti, le donne innovatrici ci sono e ci sono sempre state.Conoscere la storia di queste personalità che hanno fatto scuola nell’informatica e di tutte le ricercatrici e innovatrici che oggi contribuiscono alla ricerca e sviluppo di nuove soluzioni è il primo passo per far sì che sempre più ragazze si avvicinino e si appassionino al mondo dell’informatica, del web e delle nuove tecnologie.

Solo così sarà possibile far emergere i nuovi talenti (sia maschili, sia femminili) nel settore della matematica, informatica e tecnologia, e creare innovazione, a beneficio di tutta la società.

Come diceva Karen Spark Jones, infatti, “è molto importante avvicinare le donne all’informatica. L’informatica è troppo importante per essere lasciata agli uomini”.

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Fonti:

Wikipedia.org

Valeriacagnina.tech