Il commercio elettronico in Italia è in continua crescita. A confermare l'aumento di acquisti online del 20% rispetto al 2015, è l'ultimo studio dell'Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano. Notevole lo sviluppo in particolare del settore moda, che ha una crescita doppia rispetto alla media degli altri settori (+35%), e non solo in tempo di saldi. La percentuale di acquisti a prezzo pieno è infatti del 48%. [fonte ilsole24ore]

Una buona notizia per l'Italia, che è spesso stata il fanalino di coda per il commercio online, non certo aiutata da un digital divide infrastrutturale e soprattutto culturale. Le forme di pagamento digitale spesso spaventano e la fiducia nell'e-commerce da parte degli imprenditori è scarsa. Queste percentuali rassicurano quindi su un cambio di rotta in positivo.

Cosa significa aprire un e-commerce

Aprire uno store online, però, non è un’azione da compiere con leggerezza. È l’equivalente di aprire una filiale del proprio negozio: va redatto un business plan, vanno individuati gli obiettivi strategici e stimati i ricavi. Per i primi anni l’obiettivo primario dovrà essere conquistare il mercato e coltivare la propria reputazione online... gli utili arriveranno con il tempo e con il buon lavoro fatto in questo senso. Ad appoggiare questa affermazione, basti considerare che anche Amazon, fondata nel 1994, per i primi 5 anni di attività non ha realizzato profitto e nel 2014 il suo fatturato ha superato quello di Microsoft con oltre 73 miliardi di euro.

Ogni passo va valutato e ponderato con cura. I motivi che possono portare al fallimento di un e-commerce sono quasi sempre una pianificazione debole e la fretta di voler vedere degli utili. Certo, si tratta di un’opportunità importante da sfruttare e questo è il momento giusto per esserci, prima che sia troppo difficile essere notati in un marasma di shop, ma ci sono alcuni aspetti che vanno assolutamente presi in considerazione.

Oltre al business plan, una volta valutata la fattibilità del progetto, ci sono alcune figura professionali da cui non si può prescindere:

  • la web agency che svilupperà il sito web
  • un commercialista esperto di e-commerce e normative fiscali internazionali
  • un avvocato o uno studio legale esperto in e-commerce, in licenze d’uso e diritti d’autore
  • uno spedizioniere veloce e affidabile, ne va della nostra reputazione con il cliente
     

Le caratteristiche fondamentali che deve avere un sito web per l’e-commerce

Il sito web è il vero cuore del commercio elettronico; perché pulsi e porti linfa vitale a tutto il sistema dovrà essere gradevole alla vista e soprattutto semplice da navigare.
Il cliente che acquista online non vuole perdere tempo, dovrà trovare tutte le informazioni di cui ha bisogno in modo semplice e chiaro, vorrà leggere tutte le informazioni sul prodotto se non lo conosce, vorrà vederlo da tutte le angolazioni possibili con immagini statiche o, ancora meglio, in movimento.

Tutti elementi che fanno buon gioco anche al posizionamento del sito sui motori di ricerca. Meglio utilizziamo le parole per descrivere gli articoli, meglio google premierà a lungo termine, mano a mano che il portale verrà indicizzato. Nel breve periodo, nel frattempo, si può prendere in considerazione un investimento in AdWords e valutare partnership e affiliazioni con altri siti web.

La chiarezza corrisponde a credibilità in rete, un sito pulito darà maggiore fiducia al cliente nel momento dell’acquisto, che si sente tranquillizzato da un meccanismo comprensibile e facile da utilizzare.
Indispensabile in questo senso è l’ottimizzazione dei flussi di pagamento, soprattutto da mobile. Oggi le ricerche effettuate da dispositivi mobili, smartphone e tablet, si aggirano attorno al 43%, contro il 57% da desktop. Il momento dell’acquisto è però ancora destinato ai computer desktop: l’84% degli acquisti viene da lì e il motivo è proprio la maggior facilità di pagamento, la percezione per il cliente è anche di maggior sicurezza per i dati della propria carta di credito.

Il sito web, dunque, resta il punto cardine del nostro business online, dovrà essere sviluppato da un team molto competente, oltre che per gli aspetti tecnici che riguardano il commercio elettronico (gestione del carrello, flusso di pagamento, scontistica e buoni, etc.), anche per tutto ciò che riguarda la UX User Experience, l’esperienza che prova il cliente nel momento in cui naviga su un portale da qualsiasi dispositivo elettronico.

Integrare una strategia di social media marketing

Il tema è sempre caldo: i social media aiutano a vendere?
Prima di tutto i social media aiutano ad alimentare una buona reputazione online e a tenere monitorato il feedback dei clienti sui nostri prodotti.

Una volta aperta una pagina facebook o un profilo instagram, ogni post pubblicato dovrà portare commenti e condivisioni perché possiamo godere del vantaggio che un social network può offrirci: alimentare il passaparola positivo che riguarda il nostro brand.

Coltivare con costanza una community di utenti è uno dei piccoli grandi miracoli che, se ben realizzati, sviluppa il business sia nelle grandi aziende che nelle PMI.