Il 1° luglio 2023 entra ufficialmente in vigore anche in Italia la Direttiva UE 2019/2161 o “Direttiva Omnibus”.

Ricordiamo che la Direttiva recepisce la nuova normativa europea per la tutela dei consumatori nel commercio B2C, dalle pratiche commerciali scorrette alle clausole vessatorie.

Tra le varie indicazioni, sono due le principali aree di interesse per le aziende B2C e i marketer:
  1. la comunicazione di riduzione dei prezzi
  2. le pratiche commerciali scorrette


Comunicazione di riduzione dei prezzi

Ogni comunicazione riguardo alla scontistica deve indicare il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti all’applicazione della riduzione.

La disciplina si applica ad annunci quali “saldi”, “offerte speciali”, “Black Friday”, “acquista oggi e non paghi l’Iva”, “vendite promozionali”, “liquidazione”, mentre non si applica alle “vendite sottocosto”, ai “prezzi di lancio”, alle offerte combinate o soggette a condizione (ad es. 3x2) e alle offerte personalizzate (ad es. promo compleanno o altre legate alla Marketing Automation, oppure programmi fedeltà); si richiede però di indicare nelle informazioni pre-contrattuali che i prezzi sono personalizzati sulla base di un processo decisionale automatizzato.

Sono soggetti alla disciplina gli annunci di riduzione di prezzo su tutti i canali distributivi e comunicativi, sia online che offline, ma la normativa impatta particolarmente sugli e-commerce B2C, in quanto richiede di intervenire sulle etichette e sui prezzi esposti sugli shop online.


Pratiche commerciali scorrette

Si allarga la lista delle pratiche considerate scorrette: la “dual quality” (proposta di beni con packaging identico ma diversa qualità); l’omissione del fornitore terzo di prodotti negli e-commerce; l’omissione dei parametri di classificazione nelle ricerche (ad es. sui Marketplace); la mancata segnalazione degli annunci pubblicitari a pagamento; le recensioni non veritiere.

Per quanto riguarda le recensioni dei consumatori accessibili agli altri utenti, è necessario indicare se e come le recensioni provengono da acquirenti reali, e dotarsi degli strumenti e metodi per poter dimostrare la veridicità delle stesse.

Sono ammesse le seguenti pratiche: richiedere ai clienti effettivi di inviare una recensione; selezionare le recensioni positive (avvertendo che si tratta di una selezione); indicare se la recensione è stata richiesta dall’azienda.

Le aziende (e i marketer) che gestiscono vendite B2C online potrebbero avere difficoltà a tradurre operativamente la nuova normativa e applicarla nei loro e-commerce: Spider 4 Web fornisce servizio di Assistenza per i propri clienti.